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LA PARTENZA AL GALOPPO

 

 

 

 

 

 

 

                                                                          

                                                In molti manuali si distingue tra la partenza per perdita di equilibrio e quella per presa di equilibrio. 

La prima modalità non la prendo in considerazione perché significherebbe insegnare al cavallo qualcosa che poi si dovrebbe correggere:  gli insegnamenti che impartiamo al nostro amico ed allievo devono essere chiari e quindi i più semplici per poter essere ben compresi. 

Il galoppo è un’andatura basculata in tre tempi oltre ad un tempo di sospensione.  Nel primo tempo il cavallo carica tutta la sua massa sul posteriore esterno aiutandosi con il sollevamento dell’incollatura;  nel secondo tempo spinge la massa in avanti con il diagonale esterno.  Nel terzo tempo riceve la massa sull’anteriore interno e si predispone per poter nuovamente caricare la massa sul posteriore esterno attraverso l’estensione in avanti e verso il basso dell’incollatura e la flessione delle articolazioni alte dei posteriori.

 

 

 

 

 

 

Di conseguenza, il cavaliere per partire al galoppo dovrà prima mettere il cavallo negli aiuti (“Le sensazioni a cavallo”);  quindi invitarlo a caricare il posteriore esterno.  Lo potrà fare portando il suo peso sulla natica e sulla staffa esterna. 

Quindi dovrà sollecitare il posteriore interno con la gamba interna mettendo la redine esterna in opposizione per impedire al cavallo la partenza contraria;  di seguito dovrà cedere con la redine interna per consentire al cavallo la completa estensione dell’incollatura:  il peso del cavaliere passerà dalla staffa esterna a quella interna. 

 

 

 

 

 

 

Nel terzo tempo la redine esterna (di appoggio) accompagnerà quella interna nel favorire l’estensione dell’incollatura.  

 

 

 

 

 

 

Con un cavallo riunito il cavaliere si limita all’azione del peso con una leggera pressione della gamba esterna. 

 

 

 

 

 

La partenza al galoppo è importante perché le successive falcate devono essere uguali:  lo tengano presente i partecipanti alle categorie di equitazione nelle quali, purtroppo, si possono vedere le partenze più strane.

                                                                                          Carlo Cadorna

 

3 Responses to “LA PARTENZA AL GALOPPO”

  1. timoteo #

    Grazie ,ci voleva un chiarimento semplice e netto soprattutto per i cosidetti ippotrasportati ,come il sottoscritto.

    10 Giugno 2014 at 16:18 Rispondi
  2. timoteo #

    Sarebbe interessante anche un chiarimento sulla mezza fermata a cavallo montato,
    e come si può ottenere invece alla corda ,ammesso che sia possibile , grazie.

    10 Giugno 2014 at 22:11 Rispondi
    • lastriglia #

      Ne ho parlato principalmente ne “L’addestramento del cavallo” ed in molti altri articoli: è il presupposto di tutto l’addestramento e consiste nel mettere il cavallo in equilibrio attraverso l’estensione dell’incollatura e l’inarcamento della schiena. Nel lavoro nel tondino si ottiene naturalmente se tutto è stato eseguito come indicato nell’apposito articolo. Può essere imparata esclusivamente montando un cavallo ben addestrato (perché è facile da ottenere soltanto se c’è una buona tensione dorsale ed una bocca istruita).

      11 Giugno 2014 at 06:04 Rispondi

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