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ANCORA SULL’ETICA DELLO SPORT EQUESTRE

 

 

 

 

 

 

 

L’anno scorso segnalammo che il vincitore del completo di Bhurgley, J. Paget  su Clifton Promise,  era stato sospeso perché il suo cavallo era risultato positivo alla Reserpina, un calmante che si ricava da un’erba indiana e che è molto usato in Australia.

Successivamente questa segnalazione è stata confermata definitivamente dalla FEI attraverso una lunga procedura di controlli sugli esami fatti.

Era quindi logico attendersi dalla stessa FEI un provvedimento di sospensione del cavaliere per aver fraudolentemente modificato il risultato sportivo nella prova di addestramento.

Ma, sorpresa, niente di tutto questo!  Il binomio è annunciato regolarmente partente ai prossimi WEG di Normandia.

Inutile ripetere tutto quello che abbiamo già scritto sull’argomento(“L’etica dello sport”, “Se il benessere è solo una scusa”, “Benessere adeguato ai tempi”, “Il doping non procura benessere”, “Equitazione, agonismo e benessere dei cavalli”, “Le regole antidoping ed il benessere”).  Possiamo soltanto osservare che la FEI, sotto il controllo degli arabi, sta velocemente scivolando verso la negazione  di tutti i principi che sono alla base dell’attività sportiva nella civiltà occidentale.

Forse questo spiega come mai un importante centro turistico nel catanese (“La perla ionica”) già segnalato nel passato perché appartenente a noti mafiosi, sia stato acquistato dagli arabi per essere valorizzato attraverso un grosso investimento:  evidentemente non hanno paura della mafia….

Tuttavia, un comunicato stampa del 12 c.m., ha annunciato che Haya di Giordania ha rinunciato a correre per il terzo mandato: mi sembra una buona notizia che può servire a far comprendere che la crescita del movimento sportivo è strettamente legata ai valori morali che sa mettere in campo.  La federazione francese si è affrettata a presentare la candidatura di Pierre Durand, medaglia d’oro S.O. a Seul.

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Ma purtroppo le cose non vanno molto meglio nemmeno in casa nostra:  qualche mese fa è morto un cavallo nel Palio di Asti.  Il sindaco ha sospeso il fantino per dieci anni :  un provvedimento esemplare.

 

 

 

 

 

Ma, nel paese dei furbetti, c’è già un altro Palio che ha invitato lo stesso fantino.  E sapete qual è ???

Ma il Palio di Siena, ovviamente!!!    Vergogna, vergogna, vergogna……

Aggiungo che, se la FISE tenesse veramente al benessere dei cavalli, il settore Tutela del Cavallo dovrebbe avere voce in capitolo in ogni decisione della formazione.

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Apprendiamo che durante lo svolgimento del concorso di Cattolica sarebbe stato consumato un orribile delitto nei confronti di un cane(l’amico dell’uomo).  Se è vero equivarrebbe al raggiungimento del livello più basso della nostra civiltà.  Oltretutto, chi si macchia di simili crimini, come fa a comprendere l’Equitazione che è anzitutto AMORE verso i nostri amici cavalli?

 

 

 

 

 

Per fortuna la FISE si è subito attivata:  attendiamo quindi i risultati dell’inchiesta e gli eventuali provvedimenti che auspichiamo esemplari!

 

Carlo  Cadorna

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