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LA CONCORRENZA SERVE A CREARE EFFICIENZA

 

La FISE,  negli ultimi quindici anni,  si è preoccupata sopratutto di aumentare il numero dei tesserati a scapito della Federazione per il turismo equestre che inquadrava alcune discipline non olimpiche.  Ne è nata una lunga disputa legale che è giunta alla conclusione con la sentenza dell’Antitrust.

D’ora in poi, la FISE avrà il monopolio soltanto dell’attività di vertice e di quella qualificante;  le manifestazioni a carattere amatoriale dovranno invece essere aperte alla concorrenza.

Da questa sentenza i tesserati FISE non potranno che trarre vantaggio. Sia perchè la FISE sarà costretta a diminuire i costi ed a migliorare l’organizzazione delle manifestazioni a carattere regionale;  sia perchè aumenterà l’offerta e quindi la possibilità di scelta.

Sarebbe utile ed interessante che,  nell’ambito della necessaria ristrutturazione dell’ippica,  si incentivasse una altrettanto sana concorrenza tra ippodromi.

Carlo Cadorna

4 Responses to “LA CONCORRENZA SERVE A CREARE EFFICIENZA”

  1. Paolo Reinach #

    Da quanto ho capito le gare di CROSS-COUNTRY non fanno più parte della FISE. Ho recentemente organizzato nella brughiera di Casorate dei POINT TO POINT ( marce di regolarità seguite da cros, ognuno con cadenze stabilite), ma al di fuori della regolamentazione FISE. L’equitazione di campagna va in dimenticatoio……
    Saluti e complimenti per il sito P.R.

    14 Luglio 2011 at 23:46 Rispondi
    • Carlo Cadorna #

      La FISE ha un mese di tempo dalla sentenza per modificare i propri regolamenti: tutto quello che non è disciplina olimpica e che è amatoriale (quindi ritengo anche le categorie 1-2 di completo e tutte quelle non qualificanti di SO) deve essere
      consentito ai circoli ed ai tesserati FISE anche al di fuori dell’organizzazione federale. E’ una rivoluzione!

      15 Luglio 2011 at 16:32 Rispondi
  2. Non ho visto la sentenza dell’organo di garanzia. Ma sembrerebbe di capire che pur permanendo l’obbligo di essere tesserati Fise e di svolgere l’attività, anche agonistica ma non a livello qualificante, presso centri affiliati alla Fise, l’organizzazione degli eventi non qualificanti diverrebbe libera per i singoli circoli. Se così fosse, ritengo anche io che i primi a beneficiarne saranno i nostri portafogli.

    25 Luglio 2011 at 18:18 Rispondi
    • Carlo Cadorna #

      La sentenza è pubblicata sul sito FISE e su cavallo2000. Mi sembra che sia come dici. La FISE
      però ha già messo dei paletti costosi riguardanti la sicurezza e l’assistenza veterinaria.

      25 Luglio 2011 at 20:20 Rispondi

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