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HA VINTO IL COMPLETO

 

 Sarà difficile dimenticare l’immagine di Greenwich Park affollato da un pubblico numeroso, plaudente ed impegnato in un tifo da stadio nei confronti dei suoi beniamini. 

A Londra ha vinto il completo grazie ad un percorso di cross-country bello e scorrevole che è riuscito finalmente a fare una dura selezione senza provocare il minimo incidente.   Quattro anni fa sembrava che potesse essere l’ultima olimpiade per i numerosi incidenti che lo caratterizzavano.  

Di questo miracolo dobbiamo gioire tutti, non solo perchè questa bellissima disciplina ha finalmente ritrovato una struttura logica, ma anche perchè il merito è di chi ne aveva la responsabilità e cioè del nostro Giuseppe della Chiesa.

Il segreto del successo sta proprio nell’aver costruito un percorso che, rispettando le attitudini naturali dei cavalli, li ha impegnati duramente sul piano muscolare sfruttando abilmente i numerosi dislivelli del bellissimo parco cittadino.

Di conseguenza, metteva alla prova non solo l’allenamento dei cavalli, ma sopratutto la loro condizione muscolare.  Per i meno esperti desidero precisare che, mentre l’allenamento si realizza in pochi mesi, la condizione muscolare richiede molti anni ed uno sviluppo univoco, compatibile con le tre prove del completo.

Grande e meritato vincitore è stato il tedesco Jung che ha presentato un cavallo in condizioni perfette.

Ottima la prova della nostra Vittoria Panizzon che ha saputo dominare la situazione fino alla fine.      Stefano Brecciaroli, partito con un secondo posto che alimentava molte speranze, ha pagato la condizione muscolare imperfetta del suo cavallo.

 

                                                              Carlo Cadorna

3 Responses to “HA VINTO IL COMPLETO”

  1. giuseppe maria de nardis #

    Come sempre, grazie Colonnello per tenere desta la nostra attenzione sui tanti aspetti dell’equitazione. Da tempo volevo intervenire sui temi affrontati ed approfitto di quest’ultimo per ricapitolarli in breve.
    Etica dello Sport: pecunia non olet, ed evidentemente il petrolio ancor meno per la FEI nel più assoluto silenzio delle federazioni!
    Cavaliere da seguire: bene ha fatto Moneta a rivolgere il suo sguardo a Morris (avevamo già parlato degli USA come luogo in cui si pratica un’equitazione di diretta discendenza/osservanza da quella italiana), augurandogli di seguirne gli insegnamenti, ma resta la malinconia per ciò che la FISE non ha fatto e continua a non fare, ed il disappunto per ciò che fà, la cui conseguenza è la assoluta irrilevanza del settore Salto Ostacoli.
    Ha Vinto il Completo: complimenti ai due olimpionici, ed in particolare alla Panizzon con una giovane cavalla addestrata ed allenata da sè, già in grande forma a Montelibretti; mentre più di qualche riflessione andrebbe fatta da Brecciaroli sullo stato fisico del suo cavallo, apparso pesante sin dai primi salti in campagna.
    Ma detto brevemente dei cavalieri, che dire di una Federazione incapace di qualificare una squadra nazionale nel Completo, dove non mancano altri atleti di alto livello (Rotatori, Magni, Bordone, Biasia, Cappai, Palli, Garcia), pur venendo da un argento agli europei di Fontainebleau nel 2009 che avrebbe consentito di programmare l’attività in vista delle Olimpiadi?
    Sono questi i grandi risultati sportivi cui fà riferimento l’attuale Presidenza nel riproporre la propria candidatura?
    Speriamo che dal 10 settembre il futuro riservi sì un duro e serio lavoro all’equitazione italiana, ma in una direzione consapevole.
    Mi fermo prima di strabordare ulteriormente (me ne scuso) e come sempre grazie,
    giuseppe maria de nardis

    1 Agosto 2012 at 19:19 Rispondi
    • Carlo Cadorna #

      Ha detto bene: ci vuole una direzione consapevole e realistica!!

      1 Agosto 2012 at 19:48 Rispondi
  2. Che belle emozioni che sa dare il completo! Bene Giuseppe della Chiesa e bene i due nostri portabandiera Brecciaroli e Panizzon. Certo, dopo il primo giorno abbiamo tutti sperato in una medaglia da parte di Stefano, ma il completo è fatto così … e forse ci piace anche per questa sua imprevedibilità fino all’ultimo salto della terza giornata.

    2 Agosto 2012 at 22:37 Rispondi

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