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CHIARITA LA SITUAZIONE FEDERALE

 

 

 

 

 

 

                                     

                                                 Il Consiglio di Stato si è pronunciato ed ha riformato la sentenza del TAR ritenendo irregolari le ultime elezioni.  Dunque si dovrà andare a nuove elezioni entro il mese di Marzo.  Attendiamo chiarimenti in merito alla validità del Consiglio e delle delibere da esso approvate.

Le recenti modifiche allo statuto (“Diciamoci la verità”) hanno posto un limite alle deleghe ma non hanno democratizzato il voto perché i presidenti di circolo votano senza consultare la base pagante:  sarebbe quindi auspicabile che il Commissario varasse un regolamento di attuazione che renda obbligatoria, per l’esercizio del voto, l’esibizione del verbale di assemblea dei circoli con la firma autografa dei soci paganti. 

Inoltre, considerato l’elevato costo(da dividere solo per due) per andare a votare è presumibile che a decidere sarà soltanto il 20% indispensabile per la validità del voto (350-400 votanti su 1600-1800 aventi diritto).

Nel frattempo la FISE ha emanato un comunicato nel quale si richiama giustamente ai principi etici per la rifondazione del nostro sport:  senonchè, contemporaneamente, ha aumentato le tasse a carico degli istruttori che stanno vivendo un momento difficile per la disastrosa situazione economica.  Non so se questi provvedimenti sono giusti, ma sicuramente sono inopportuni in questo momento particolare di una situazione economica destinata ad aggravarsi. Sono certo che il Commissario, che ha fama di essere persona di ineccepibile moralità e professionalità, vorrà riconsiderare l’aumento ricercando la copertura economica in tagli di spesa nella macchinosa ed inefficiente struttura burocratica.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’ultimo periodo la campagna elettorale è stata molto frizzante ma non altrettanto concreta:  la FISE negli ultimi anni ha fatto, grosso modo,  quello che ha fatto la politica, nascondendo la sua inefficienza dietro un’immensa quanto inutile macchina burocratica. 

Le riforme principali di cui la FISE ha bisogno sono  la ristrutturazione dell’organizzazione burocratica nazionale,  la riorganizzazione della formazione  e dei centri sportivi.  A fattor comune la ricerca della concretezza che si ottiene semplificando la struttura e le procedure ed impiegando personale motivato, capace e di comprovata fattività.  

Se è vero, come è vero, che in tre mesi si può cambiare un cavallo nello stesso tempo si può concretamente mutare radicalmente la situazione attuale:  quella di una struttura centrale elefantiaca e lontana dalla realtà (fino agli anni ’70 bastavano i fratelli Raffaghello ad organizzare tutta l’attività federale senza l’uso del computer). 

Un settore formazione da aggiornare per un reale benessere del cavallo, nel quale non vi sono due istruttori che insegnano le stesse cose. 

Un numero spropositato di società votanti, per lo più senza i requisiti,  che conferiscono al nostro sport un’immagine decadente e poco chiara (“La situazione dello sport equestre in Italia”). 

Per risolvere il primo problema è  indispensabile valorizzare le persone efficienti ed eliminare tutte le altre. 

 

 

 

 

 

Per dare una svolta alla formazione bisogna responsabilizzare un’unica persona ( che potrebbe essere l’attuale tecnico).  Questi potrebbe, con l’aiuto di un paio di collaboratori, organizzare degli incontri settimanali in tutte le regioni facendovi confluire i giovani d’interesse nazionale con i loro istruttori ed anche tutti quelli che desiderano acquisire  la necessaria riqualificazione. 

Nel corso di ogni incontro dovrebbe essere affidato un compito a casa da portare la settimana successiva.  In questo modo, in pochi mesi, avremmo riqualificato gli istruttori e determinato una svolta tecnica nei giovani destinati a formare le squadre agonistiche.

 

 

 

 

 

Per riorganizzare la struttura delle società bisogna favorire, per il tramite di incentivi,  la formazione di centri polifunzionali(pony games-volteggio-scuola-agonismo) ben strutturati:  si potrebbe cominciare ad organizzare gli incontri settimanali  nei centri che soddisfano i requisiti richiesti.  

Perché tutte le iniziative abbiano successo è indispensabile che aleggi un’alta etica professionale che abbia sempre presente il benessere del cavallo:  quindi ben venga la costituzione di albi professionali.  

Per le elezioni si stanno già confrontando molti candidati (c’è qualcuno che si impegnerà nel recupero delle somme spese indebitamente???)tra cui la Sig.ra Dallari che certamente non ha alcuna colpa per quanto avvenuto ma, al contrario, ne è stata vittima ( non dimenticate il pessimo gusto di chi la accusa di interesse personale !):  è stato detto giustamente che per fare le scelte tecniche ci vuole competenza. 

Ma non è detto che debba averla il presidente perché potrebbe benissimo avere un buon consulente di Sua fiducia (ma questo richiede una capacità di autocritica che non tutti sembrano avere e, non vi potrebbe essere niente di peggio di un presidente che si ritiene competente senza esserlo!!!);  quello che invece è indispensabile nella figura del Presidente è il coraggio di agire senza il quale le parole restano dei buoni propositi come, purtroppo, possiamo constatare nella politica nazionale.

                                                                                                 Carlo Cadorna

P.S.  Le elezioni sono state indette per il giorno 30 marzo a Ostia.

 

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