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LA VERIFICA

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I cavalieri dotati di sensibilità e senso del cavallo (“Il senso del cavallo”) dovrebbero sempre verificare che vi sia una corrispondenza tra quanto predisposto mediante il riscaldamento e quanto ottenuto in campo gara.

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Nelle gare di dressage, poichè il risultato dipenderà dal giudizio umano, è consigliabile avere un controllore esperto a terra per orientare positivamente il lavoro di riscaldamento: il cavallo dovrà essere prevalentemente sulle anche ma pur sempre in grado di mostrare delle andature di base corrette.

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I cavalli che devono saltare devono invece essere “sulle loro gambe” il che significa che il peso della massa del cavallo deve essere distribuito equamente tra treno anteriore e treno posteriore in modo che il cavallo possa coordinarli nel modo migliore (“La riunione e l’impegno dei posteriori”).

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Il cavallo deve avere impulso: deve quindi essere “in avanti” (“Il cavallo in avanti”) ossia bene davanti alle gambe ed appoggiato nella mano. Questa condizione permette al cavallo di scorrere facilmente sul percorso ove il cavaliere sappia fermare l’assetto lasciando passare l’impulso (“L’assetto in sella”). Inoltre il cavallo coprirà molto spazio potendo così arrivare alla giusta distanza dai salti per effettuare la battuta ideale o comunque aggiustare la sua falcata in caso di distanza difficile.

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Guardando le gare più importanti, si può osservare invece quanti cavalli sono esitanti ed hanno difficoltà a coordinarsi, specie nella prima parte del percorso contringendo i loro cavalieri ad interventi durante l’avvicinamento che sono sempre sconsigliabili perchè interferiscono con la concentrazione del cavallo e lo confondono.

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Occorre notare che la prima parte del percorso è quella maggiormente influenzata dal lavoro di riscaldamento perchè i cavalli tendono nella seconda a riacquistare il loro equilibrio effettivo (“Cross-country: equitazione in declino?”) e naturale.

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Il grande numero di cavalli che, sopratutto nei primi salti, non riesce a centrare la parabola sugli ostacoli, dimostra gli errori compiuti da molti cavalieri in fase di riscaldamento: il più comune è quello di ritenere che il lavoro per le gare di dressage sia adatto anche a quelle nelle quali si salta.

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Ho avuto modo di assistere ad un’illustre e competente contestazione di questa credenza, purtroppo avvalorata dalla FISE, da parte di Raimondo d’Inzeo nel Suo ultimo intervento ufficiale: d’altro canto, poichè come sopra esposto gli scopi da ottenere sono diversi, devono necessariamente essere tali anche le modalità di riscaldamento.

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Su questo pur così semplice assioma dovrebbero riflettere molti cavalieri che invece si limitano ad applicare regole antiche e superate perchè riferite ad un’equitazione statica adatta all’impiego dei cavalli di DUE  SECOLI FA  e bocciata dalla moderna osteopatia.    Oppure che copiano i loro concorrenti dimenticando che il senso del cavallo ed il coordinamento degli aiuti di un altro cavaliere non si possono copiare perchè appartengono al talento ed alla conoscenza individuale.

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La logica e l’esperienza mi inducono a pensare che bisogna invece concentrarsi sulla locomozione del cavallo e quindi sullo sviluppo della funzione di flesso-estensione (“Lo sviluppo della funzione di flesso-estensione”) che la regola.

Carlo Cadorna

 

 

 

 

 

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