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CAMPIONATO EUROPEO DI S.O. S. SIRO

Il Campionato europeo di S. O. si è inaugurato il 30 agosto 2023 all’ippodromo di S. Siro (Milano).

La prima categoria, di selezione per la classifica a squadre ed individuale, si è disputata su di un percorso 1,50, tab. C ben disposto da U. Vezzani. Ha messo in rilievo un notevole cambiamento (in meglio) della maggior parte dei cavalieri italiani:  tra di essi sono spiccati i miglioramenti del cavallo di E. Gaudiano, la conferma di G.P. Garofalo (il migliore), la buona prestazione di E. Camilli.  Se i risultati verranno confermati sull’ 1,60, non è niente male!!!!

I migliori sono stati J. Fredricson, S. Guerdat e M. Fuchs ma mi sono piaciuti anche N. Bruynseels, I. Mitilineou.

La seconda giornata, di selezione per la gara a squadre, ha visto un percorso molto bello che ha messo in particolare risalto i migliori binomi.

Il primo posto va assegnato allo svedese J. Fredricson che ha compiuto un netto perfetto senza alcun impegno apparente.  Poi lo svizzero S. Guerdat e lo svedese H. von Echermann, che hanno compiuto dei percorsi agonisticamente perfetti (la cavalla di Eckermann è molto migliorata).  Hanno compiuto dei percorsi di rilievo anche P. Weisshaupt, J. Epaillard, B. Maher, K. Kukuk, O. Perreau, I. Mitilineou ed i nostri E. Camilli, G.P. Garofalo.

Ha deluso E. Gaudiano il cui cavallo ha cominciato a saltare bene nella seconda metà del percorso:  i miei istruttori mi hanno insegnato che un cavallo da S.O. deve essere abituato a lavorare in piano un’ora senza risentirne minimamente ai fini di un percorso anche impegnativo.  Molti cavalli ne hanno bisogno per riscaldarsi in modo corretto!

La finale a squadre è stata densa di imprevisti!  Ha vinto meritatamente la Svezia, sede della buona equitazione ( ma l’hanno imparata da Fuchs che è stato anche in Italia per tanti anni, ma dicendomi testualmente “in Italia non si può insegnare perchè vi sono troppe interferenze”!!!!!). Poi l’Irlanda ed inaspettatamente l’Austria.  L’Italia ha mancato la qualificazione olimpica per una serie di carenze tecniche: Gaudiano è entrato in campo esattamente come ieri, in difesa e con una bardatura NON idonea!  (Tanti anni fa, avevo un cavallo che era stato svenduto dalla FISE per le sue difficoltà (in copertina del mio libro): venne ad aiutarmi il Gen. G. Conforti grande cavaliere ed istruttore dell’anteguerra. Mi fece togliere la capezzina ed allungò il montante della testiera: di conseguenza il ferro -molto dolce- andò ad appoggiarsi in un punto vergine della bocca ed il cavallo manifestò subito una decontrazione che prima non aveva). Zorzi ha messo a frutto la Sua grande esperienza ed ha tratto il massimo da un cavallo molto mal preparato (NON si tende sulle redini ed ha il pelo bruciato).  Camilli è entrato in campo con il cavallo che aveva la schiena bloccata (questione di lavoro in piano).  Garofalo ha fatto del suo meglio in relazione all’esperienza del cavallo.  Il migliore dei nostri è stato sicuramente F. Turturiello, per il lavoro in piano e per l’impiego, che non è stato messo in squadra ed è partito come individuale.

A livello individuale il migliore è stato di gran lunga S. Guerdat: non ho mai visto un cavallo così ben preparato e montato nel pieno rispetto delle scienze motorie.  I cortesi Lettori osservino come i posteriori passano sollevando la groppa e NON con la flessione dei garretti che si risparmiano ed aumentano notevolmente la copertura del cavallo (“Equitazione nell’ottica delle funzioni”).    Molto bene anche lo svedese J. Friedricson.  Si sono messi in particolare evidenza anche H. Smolders, J. Gulliksen, B. Maher, G. Bengston.

L’ultima giornata ha messo in ulteriore evidenza l’altissima qualità dei percorsi  di U. Vezzani, che hanno cancellato dalla gara, pur con le buone maniere, tutti i cavalli che non riescono a mettersi in avanti (sulle loro gambe) a causa del fardello fastidioso di cavalieri che non sanno stare in equilibrio sul cavallo in movimento lasciando la necessaria libertà ai due elementi che lo determinano: l’incollatura e le reni.

Ha vinto meritatamente il cavallo meglio preparato (anche se nell’ultimo percorso aveva meno impulso ed ha rischiato l’errore).  Quello di S. Guerdat, cavaliere di eccellenza.  Al secondo posto il cavallo di grande qualità bel montato dall’esperto P. Weisshaupt. Al terzo il cavallo più in avanti, montato da J. Epaillard che ha dei grandi margini di miglioramento.  Al quarto l’eccellente B. Maher.  Al quinto J. Friedricson che, dopo un errore dovuto a qualche rigidità del suo cavallo, ha montato davvero bene! Al sesto H. von Eckermann che meritava di più, ma ha pagato un Suo errore, quello di essere andato a saltare un verticale trasparente con poco impulso.

Per concludere, non posso tacere una parola sul benessere dei cavalli:  ho visto molti cavalieri che uscivano dal campo, al passo, con il cavallo zoppo (movimento visibilmente irregolare dei posteriori).  Molti cavalli che saltano senza sollevare la groppa ma cercando di passare con i posteriori flettendo i garretti e scalciando indietro.  Tutti cavalli che sono stati invariabilmente e giustamente puniti dai percorsi ben concepiti.  Ma uno in particolare ha superato ogni limite, il cavallo montato dal cavaliere spagnolo A. Trapote, sempre con le orecchie indietro ( linguaggio del cavallo!) con schiena imbarcata, e quindi poca copertura:  un cavallo impiegato in quello stato, si danneggia invariabilmente la schiena e le articolazioni posteriori per gli sforzi innaturali che deve subire per la sua generosità.  Forse è giunto il momento che qualche presidente di giuria si faccia sentire….

Quanto precede è dimostrato scientificamente perchè le gare del massimo livello, dal 1911 sono state vinte da cavalli dell’età compresa tra 13 e 19 anni.  Ma ora i cavalli partecipanti hanno un’età compresa tra i 9 ed i 12 anni ;  dopo vengono messi in razza perchè non sono più impiegabili con successo.  Quindi ora si utilizza lo spreco di forze che manifestano tutti i cavalli con meno di 13 anni:  in questo modo si autodistruggono!!!!!!!!!!!!!!!

5 Responses to “CAMPIONATO EUROPEO DI S.O. S. SIRO”

  1. giuseppe maria de nardis #

    Dispiace per il triste risultato dell’Italia in questo Campionato.
    Dispiace di più che in Italia da anni non si sia aperta una seria riflessione su ciò che non va nella nostra equitazione.
    La vulgata dominante è che l’equitazione è cambiata rispetto ai tempi in cui avevamo molto da dire ed insegnare.
    I risultati di questo main streaming sono sotto gli occhi di chi li volesse vedere.

    Suggerisco a tutti coloro che sostengono quanto sopra di vedere come Bengtsson nella prova di venerdì ha affrontato la girata dopo la doppia gabbia ed ha saltato il largo: montando in avanti, con buona pace di quelli che “l’equitazione è cambiata”.
    Gli svedesi hanno studiato Equitazione a Pinerolo (v. Badino Rossi).

    giuseppe maria de nardis

    2 Settembre 2023 at 09:31 Rispondi
  2. Sebastiano Comis #

    Ci sono passate davanti anche l’Austria, permeata di cultura equestre tedesca, e la Spagna, che ha un’organizzazione economico-sportiva che propone ogni anno almeno un centinaio di concorsi internazionali frequentati da migliaia di cavalieri di tutto il mondo, con un effetto di necessaria sprovincializzazione che alza di molto il livello dell’equitazione di quel paese. L’Italia è rimasta ferma alla contemplazione del passato e all’autarchia tecnica e allevatoriale, con una Federazione che è solo un centro di potere economico e burocratico. Non vedo come si possa fermare questo sprofondamento.

    2 Settembre 2023 at 19:22 Rispondi
  3. Sebastiano Comis #

    Dalla finale di oggi, due bei risultati per farci dimenticare le tristezze di casa nostra: anzitutto la precisione chirurgica con la quale il primo percorso di Vezzani ha separato i cavalieri bravi dai campioni, che si chiamano Kuner, Eckermann, Epaillard, Weishaupt, Guerdat. E poi la strameritata vittoria di Guerdat, appunto, con un grande cavallo ancora pieno di energi dopo tre giorni di gare molto impegnative.

    3 Settembre 2023 at 14:54 Rispondi
  4. Sebastiano Comis #

    A proposito di Vezzani, World of Show Jumping ha definito ‘fantastici’ i percorsi del capionato europeo. Horse & Sport scrive che a Milano Vezzani “ha fatto l’esame ai migliori cavalieri europei come lui solo è in grado di fare’. Epaillard ha aggiunto: ‘Penso che Uliano abbia fatto un grande lavoro. Ogni giorno i percorsi erano molto ‘tecnici’, oggi la finale è stata perfetta. Il primo giro molto duro e difficile, il secondo un po’ meno duro, ma per la pressione tutti, cavalli e cavalieri, eravamo un po’ stanchi.’ Ancora Horse & Sport parla di una ‘elettrizzante settimana di sport’. Leggendo la solita penosa difesa d’ufficio su Cavallo Magazine mi viene da pensare che Vezzani potrebbe essere di grande aiuto nel difficle compito di riportare la nostra equitazione a un decente livello internazionale.

    5 Settembre 2023 at 09:47 Rispondi
    • lastriglia #

      Concordo! Il salvataggio della nostra equitazione è una cosa difficile e disperata per la mancanza di veri tecnici e per la diffusa presunzione: ma certamente Vezzani potrebbe costituire un punto di riferimento, per esempio organizzando delle sessioni di lavoro in piano scegliendo i cavalieri con un assetto non troppo lontano dalla perfezione, seguite da brevi percorsi tipo. Questo allo scopo di far vedere a chi vuole emergere come si monta a cavallo e come si impiega il cavallo lavorato.

      7 Settembre 2023 at 13:57 Rispondi

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