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ASSEMBLEA PER LE MODIFICHE ALLO STATUTO

 

  La FISE ha convocato l’assemblea straordinaria per il 19 dicembre allo scopo di proporre delle modifiche statutarie che sono collegate al progetto di riforma della disciplina del salto ostacoli.

Il Presidente, in conferenza stampa,  ha magnificato i cambiamenti proposti: istituzione del cavaliere professionista, classificazione dei cavalli quali “atleti”, attribuzione di un posto in consiglio al rappresentante dei proprietari.

Di tutto questo, però, non c’è traccia scritta sul sito della FISE.   Nè vi è traccia delle modifiche statutarie proposte dalla commissione voluta dal CONI e presieduta dall’arch. Gallo.

A me, tutto questo, suona un pò stonato: nel frattempo però alcuni rappresentanti della presidenza fanno il giro dei centri ippici per la raccolta delle deleghe (senza sapere esattamente per che cosa si dovrebbe votare).

Si apprende poi che il posto in consiglio per i proprietari viene sottratto ai cavalieri: con tutto il rispetto per i proprietari, che sono senz’altro dei benemeriti, sono i cavalieri che hanno il ruolo principale: quello di trasformare i cavalli da animali da pascolo in atleti e portarli al successo.

Invece, il codificare che, nello sport equestre, l’atleta è il cavallo è un’ottima idea.  Ma non solo per motivi fiscali e purchè se ne traggano tutte le conseguenze.

La prima è che gli atleti devono rispettare le regole della fisiologia: quindi niente costrizioni e violenze, carichi eccessivi di lavoro senza adeguati periodi di riposo. Come la mettiamo con le redini di ritorno e con tutti gli altri aggeggi costrittivi autorizzati dalla FISE? S’impone quindi una modifica contestuale del regolamento.

In caso contrario qualsiasi costrizione rientrerebbe nel reato di maltrattamento.

Come bene ha scritto Ezio Casati, nell’ultimo periodo abbiamo ascoltato tanti bellissimi discorsi: è giunto il momento di passare ai fatti!

                                                                                     Carlo Cadorna

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