L’internazionale di Roma a Piazza di Siena ha avuto inizio con la vittoria del Direttore di campo, Uliano Vezzani: infatti, i Suoi percorsi premiano sempre i cavalli meglio preparati rispetto a quelli di maggiore qualità. Per la verità, ma solo per il primo posto, è stato avvantaggiato l’ultimo a partire (come è logico che sia trattandosi di un cavaliere esperto come M.L. Ward). Sul piano tecnico il migliore è stato il brasiliano S. De Freitas Barcha che con l’apparente facilità e naturalezza ha dato una grande lezione di Equitazione. Ottimo anche il nostro E. Bicocchi. Mi sono piaciuti anche P. Andersson, K. Emmen, G. Casadei, H. Hoestra. G. Martinengo è tra i pochi che sanno inserirsi nel movimento del cavallo: ma purtroppo il Suo, ottimo e ben preparato, si è messo in avanti soltanto a metà percorso! Bisogna chiedersi che cosa ha fatto in campo di prova…
Venerdì mattina si è disputata una categoria 155 a tempo con oltre 50 partenti: ha vinto la solita formula Vezzani: un binomio perfetto, 5 discreti, il resto…… Cominciamo da quello perfetto rappresentato dal grigio montato dal cavaliere M. Greve: osservate la sicurezza, la serenità, la tecnica perfetta, l’assenza della pur lieve difesa (bocca, orecchie, coda, calci). E’ il risultato di un grande impulso che assicura la leggerezza della bocca unita al distacco dalla mano derivante dalla perfetta flessione delle anche: questi risultati consentono al cavaliere di montare utilizzando la sola azione del peso del corpo (discesa dei talloni, avanzata del bacino, apertura delle spalle). Vi sono stati poi altri 5 cavalli che si sono avvicinati (come equilibrio) a questo risultato che salvaguarda la salute e la durata del cavallo ed è quindi un dovere di chi esercita questo sport: K. Eckermann, P. Andersson, l. Keenan, G. Bassi, N. Mallevay.