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FINALE COPPE DELLE NAZIONI BARCELLONA

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10 Responses to “FINALE COPPE DELLE NAZIONI BARCELLONA”

  1. Sebastiano Comis #

    C’è poco da commentare! Osservo solo che il migliore dei nostri giovani, Giacomo Casadei, a 21 anni non ha ancora partecipato a un CSI all’estero: al massimo è andato a Gorla Minore, vicino al confine con la Svizzera. Quando i suoi coetanei irlandesi vivono e lavorano e trovano sponsor e cavalli nel cuore dell’Europa, non restando con mamma e papà, con la paghetta del finto militare, a curare il loro commercio di cavalli di terz’ordine, come gli italiani.

    30 Settembre 2023 at 13:19 Rispondi
  2. Sebastiano Comis #

    Ieri altra débacle dell’Italia, che ha battuto solo l’Uzbekistan. Si sono rivisti i limiti atletici di Bucci, ancora stanco per la gara a due percorsi del pomeriggio, e quelli tecnici di Zorzi e Garofalo, che rimangono indietro sul salto e bloccano con la loro rigidezza l’incollatura del loro cavallo. Uniformi troppo strette? Il confronto con la monta di van der Vleuten è eloquente.

    1 Ottobre 2023 at 08:35 Rispondi
  3. Sebastiano Comis #

    Sempre a proposito di libertà della bocca del cavallo, mi sono riguardato le immagini di Kevin Bacon, l’australiano volante, che già 60 anni fa aveva rotto il tabù della compostezza, della gamba verticale etc. in favore di una monta acrobatica, quella poi praticata da Bost, da van del Vleuten e, se vogliamo, anche da Gaudiano nei suoi momenti migliori…

    2 Ottobre 2023 at 09:23 Rispondi
    • lastriglia #

      Però la monta acrobatica, per lasciare libertà all’incollatura del cavallo, lo squilibra in avanti proprio nel momento (combinazioni) nel quale ha bisogno di riportare il baricentro indietro. In realtà, non vi è alternativa al “GIUSTO USO DELLA STAFFA”!!!!!!!!!!!!!

      4 Ottobre 2023 at 07:05 Rispondi
  4. Sebastiano Comis #

    Caro generale, complimenti per la vittoria in quel di Vicenza. Invece l’Italia equestre (e non solo) incassa solo sconfitte. L’ultima a Rabat, dove in Coppa delle Nazioni mettevamo in campo tre ‘militari’ (Gaudiano, Martinengo Marquet e Previtali) e un civile semidilettante. Dopo un primo giro passabile (0 Gaudiano, 2 Previtali, 4 Martinengo), nel secondo, come a Milano, lo sfascio. Gaudiano 4, 8 Previtali, 8 Martinengo). Caposquadra Cesaretto, cioè il marito della Martinengo. Commento solo che nel primo giro, dopo pochi salti ho urlato a Previtali: muoviti, vai fuori tempo! Ma non mi ha sentito, guardavo la gara in streaming. Sebastiano Comis

    18 Ottobre 2023 at 13:17 Rispondi
    • lastriglia #

      Caro Amico, il nocciolo del problema è duplice: 1. Non sanno lavorare in piano. 2. Non hanno compreso che, anche se giusto, il lavoro in piano deve essere protratto fino a risultato ottenuto. In sintesi “bisogna LAVORARE”!!!!!

      19 Ottobre 2023 at 07:05 Rispondi
      • Sebastiano Comis #

        Non sanno lavorare in piano ma sanno galoppare a piano.

        19 Ottobre 2023 at 12:33 Rispondi
  5. Sebastiano Comis #

    Caro generale, Gaudiano sta attraversando un buon momento di forma, ha vinto due su tre GP del circuito marocchino, ieri è arrivato secondo nella gara di apertura del GCT in Arabia. De Luca sta ottenendo con regolarità e diversi cavalli – nessuno da GP 5* -buoni piazzamenti nel circuito europeo. Dopo c’è il vuoto. A parte Gaudiano e De Luca, in questo fine settimana nei concorsi all’estero ci sono quattro o cinque italiani su centinaia di concorrenti. La Spagna ci ha superato perché ha un circuito di concorsi internazionali che è venti volte quello italiano. Quindi i suoi cavalieri non hanno neppure bisogno di spostarsi perchè è il mondo che va a casa loro. Noi invece ci stiamo provincializzando sempre di più, da ogni punto di vista. Questo secondo me è il problema. I rimedi non li conosco, forse bisogna partire dagli istruttori, importandoli dall’Europa. Negli altri sport si fa così, l’equitazione dovrebbe imitarli.

    28 Ottobre 2023 at 10:15 Rispondi
  6. Sebastiano Comis #

    Dimenticavo Camilli. che in CSI3* in Messico è arrivato secondo dietro Vogel, mentre De Luca in Belgio è arrivato secondo in un CSI3* dietro a Harry Charles. Però Vogel ha 26 anni e Charles 23, i nostri 40 e 37.

    31 Ottobre 2023 at 15:41 Rispondi
    • lastriglia #

      A noi mancano i giovani perchè mancano gli istruttori dal momento che ormai da molti anni vengono formati con un metodo che non rispetta le scienze motorie!!!!! Anche Gaudiano ha, a volte, una giusta sensibilità; ma gli manca un metodo consolidato che renda il risultato sicuro.

      31 Ottobre 2023 at 17:17 Rispondi

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