Dal 2 al 4 febbraio si svolge a Bordeaux la penultima tappa di Word Cup.
Alla direzione tecnica ritroviamo il nostro Uliano Vezzani (finalmente!).
Il programma prevede: 2 – 19.30 – 150 tempo / 3 – 20.30 – 160 W.C. a barrage / 4 – 14.00 – 160 G.P. barrage
Sono presenti tutti i migliori cavalieri compresi i nostri cap.magg. A. Zorzi e L. De Luca con i loro primi cavalli.
Visibile su jumping-bordeaux.com, Fei TV e Class TV.
Nella cat. 140 il cap.magg. A. Zorzi su Ego van Orti e L.De Luca su Ensor de Litrange hanno fatto un buon percorso di lavoro : Ensor non avanza molto… Segnalo ai lettori un’altra amazzone svedese che monta bene: Irma Karlsson.
Nella 150 a tempo, buona prova del cap.magg. A. Zorzi su Danique (6°) : categoria vinta da H. Smolders in grande smalto. Due errori per Halifax con L. De Luca.
Nella 160 coppa del mondo, U. Vezzani ha predisposto un percorso adeguato che premiava i cavalli leggeri e con molta copertura, cioè quelli preparati meglio. Si sono messi in rilievo gli spagnoli F. Saro e A. Aznar, la svedese I. Karlsson, P. Devos, M. Ehning e C. Lopez.
Si è imposto nel barrage P.Devos davanti a M. Ehning (Cornado) e F. Saro. Sfortunato C. Lopez che ha montato Admara benissimo.
I nostri cap.magg.A. Zorzi su Ego van Orti e L. De Luca su Ensor du L. hanno mancato di copertura, il primo all’inizio del percorso (meglio), il secondo alla fine (peggio). Ma il loro mancato risultato (forse ci aspettiamo troppo) è stato compensato dal grande successo di Vezzani, giustamente osannato dalla stampa francese.
Nel G.P. Longines cat 160 a barrage, su di un percorso che ha rispecchiato le stesse caratteristiche del giorno precedente, si è nuovamente messa in evidenza l’amazzone svedese I. Karlsson (5° su Ida): ha un ottimo assetto e sa ascoltare i cavalli lasciando loro l’iniziativa. Questa è l’unica modalità che consente ai cavalli di migliorare: il cavaliere deve limitarsi a mantenere l’impulso che ha saputo immagazzinare. Facciano caso i lettori al gravissimo errore compiuto da S.Brash nella 160 precedente: dopo un eccellente percorso ha deciso Lui che il suo cavallo doveva fare 3 tempi tra oxer e tavoline. Ma il cavallo, avendo dovuto impegnarsi per coprire l’oxer, ha deciso per 4: di qui il disastro…
La categoria è stata vinta dallo specialista H. Smolders su Emerald. Buon sesto posto per L. De Luca su Halifax. Il cap. magg. A.Zorzi su Ego ha montato bene ma il cavallo è ancora troppo “aperto” per essere competitivo a quel livello.
Carlo Cadorna
In effetti nel 2017 Vezzani si era visto poco, col risultato di assistere a gran premi che erano diventati categorie a due manches, visto il numero di binomi in barrage. Ma questo dell’appiattimento dei valori sembra la linea scelta dalla FEI.
Il fatto è che fare la selezione senza mettere delle trappole per i cavalli (che non sono educative) non è facile con i “piloti” del primo livello: poiché il punto debole è la giusta preparazione dei cavalli, che deve mirare alla massima copertura, è questa che bisogna mettere alla prova. Vezzani è capace di farlo perché ha una giusta cultura equestre: quanti altri??? Faccio un esempio: se Lei mette un ostacolo trasparente davanti ad uno molto pieno (muro), è una trappola perché inganna il cavallo. Se invece fa il contrario è una giusta difficoltà perché il cavallo tende ad affrontare l’ostacolo trasparente con l’attenzione che ha avuto per quello pieno(poca).
Buonasera Colonnello, a proposito di questo argomento esiste qualche libro che parla in modo adeguato di come costruire un percorso di salto ostacoli ?
Quasi tutti i direttori di campo più conosciuti hanno scritto dei libri: il limite, a mio parere, è dovuto al fatto che la conoscenza totale della meccanica del cavallo è molto recente e molti cavalieri dimostrano di non averla ancora recepita (tipico l’uso eccessivo del lavoro seduto che determina la contrazione dei muscoli dorsali – Giniaux). Poiché i percorsi devono essenzialmente contribuire, a diversi livelli, al miglioramento dell’addestramento e, di conseguenza, del benessere dei cavalli, quelli meno attuali hanno oggi un valore relativo. Auspico che Vezzani si dedichi, prima o poi, a tramandare la Sua enorme conoscenza. Ma vi sono alcuni concetti di fondo che non possono essere dimenticati: la preminenza dell’impulso che deve essere sempre assicurato, la lealtà nei confronti dei cavalli ed una scrupolosa progressione.
Grazie per la risposta. Nel frattempo ho letto anche il suo articolo “La costruzione dei percorsi di S.O.” che chiarisce molti aspetti e che mi era sfuggito
Metto qui il link diretto all’articolo così se qualcuno legge questo commento ed è interessato lo trova immediatamente.
http://www.lastriglia.com/pony/la-costruzione-dei-percorsi-di-s-o.html
Grazie!! Scrivendo in alto a dx quello che cercate, vengono pubblicati gli articoli interessati. Se dovesse mancare qualche argomento, Vi prego di segnalarmelo.